Erba Sintetica | Il giardino giapponese

Erba Sintetica | Il giardino giapponese

Stratogreen lancia la linea di manti in erba sintetica Zen per soddisfare le richieste di architetti e progettisti amanti dei giardini giapponesi

La concezione di giardino perfetto dimora probabilmente nella mente di ogni arredatore da esterni.

È probabilmente questa sfida che spinge chi si occupa di creare con piante, acqua e pietre luoghi incantevoli che hanno sedotto nel corso dei secoli la gente comune così come re, emiri, regine, imperatori.

Il giardino giapponese rappresenta un tentativo astratto di rendere il giardino un luogo metafisico.

Stratogreen, stimolata da un grandissimo architetto di giardini giapponesi, forse il più rappresentativo oggi di questa vera e propria “arte”, Kageyasu Hashimoto, ha iniziato lo studio di manti in erba sintetica per queste meravigliose opere.

I primi riferimenti alla progettazione di giardini in Giappone risalgono al periodo Heian, circa mille anni fa, quando si dava grande enfasi al mono no aware, cioè alla sensibilità a ciò che è sublime.

Un periodo, questo, contrassegnato dall’ossessione verso la cultura cinese in tutti suoi aspetti.

I giardini creati a quei tempi, ormai perduti, erano fatti per somigliare ai grandi giardini di piacere degli aristocratici cinesi che vivevano al di la del Mar del Giappone.

Venivano costruiti in prossimità dei laghi per facilitare le attività nautiche, feste letterarie e gare poetiche, occasioni in cui canti e parole aleggiavano su prati perfetti.

Ed ecco che, sulla esigenza di avere alcuni spazi con prati perfetti, la moderna architettura giapponese, che ha come principio fondatore l’idea che tutti devono avere la possibilità di possedere un proprio giardino, ci propone di realizzare dei manti in erba sintetica adatti a questa concezione del verde.

Il gruppo Stratogreen ha iniziato questo difficile percorso chiedendo appunto ai maggiori esperti del settore quali dovevano essere le caratteristiche del manto in erba sintetica per il moderno giardino giapponese.

Ricordiamoci che col passare del tempo l’egemonia della Cina fu erosa dall’estetica delle ere Muromachi, Monogama ed Edo, durante le quali i giardinieri giapponesi misero a punto i loro principi di composizione e costruzione.

La svolta fu determinante.

L’architettura dei giardini giapponesi non si basava più sulle mode provenenti dall’antico continente che sorgeva al di la del Mar del Giappone, bensì sui paesaggi delle campagne giapponesi stesse.

In più la diffusione del buddismo zen portò a una decisa virata verso l’ascetismo, e gli eccessi dell’epoca precedente cedettero il passo ad atmosfere contemplative in cui i monaci meditavano e intanto concepivano i loro giardini stilizzando minimalisticamente le campagne circostanti e soprattutto l’idea di vuoto.

Il complemento in erba sintetica Stratogreen per questa idea di spazi quasi immaginari doveva partire dal presupposto di essere il meno invasiva possibile.

Ed allora i ricercatori di Stratogreen hanno progettato manti in erba sintetica di non più di venticinque, trenta millimetri di spessore, come punto di partenza per queste integrazioni di arredo.

Inoltre i volumi dei materiali richiedevano manti molto fitti in termini di densità di punti. È nata così la linea Zen.

Sono una serie di manti in erba sintetica, prevalentemente destinati al mercato giapponese, dove hanno riscosso un successo straordinario.

Il loro debutto avvenuto qualche anno fa, è stato subito scintillante.

Il motivo dell’immediato apprezzamento di questi prodotti da parte dei sofisticatissimi architetti di giardini giapponesi è stata il lungo e profondo studio dell’arte e dello stile giapponese da parte dei progettisti Stratogreen.

Ogni manto in erba sintetica Stratogreen ha ore di studio e ricerca ed è questo il motivo del consenso immenso che riceviamo ogni giorno.

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